Sono Massimo Martucci, sono uno Psicologo e...sono contento di esserlo! Alle spalle una laurea in Filosofia, che mi ha spalancato il mondo della cultura, del pensiero, uno sguardo profondo sulle cose, sulle persone e su me stesso. Mi ha consentito di accumulare parecchi anni di esperienza di insegnamento al liceo e di incontrare in questo modo centinaia di adolescenti tutti i giorni, ognuno con la sua irripetibile specificità.
La laurea in Psicologia Clinica ha risposto ad un desiderio che avevo da molto tempo, e mi ha consentito di andare più a fondo nella scoperta dei meccanismi della mente, di guardare alle relazioni, ai comportamenti delle persone da una prospettiva diversa.
Professionalmente, come psicologo, ho incontrato la sofferenza e i più vari bisogni delle persone, che mi interrogano profondamente, ma anche le straordinarie risorse che alcuni sanno trovare per superare le avversità della vita, per conoscere meglio loro stesse, per stare meglio con gli altri.
Non mi sento troppo legato ad un approccio teorico piuttosto che ad un altro: mi appassionano le neuroscienze, il paradigma della neurodiversità così come l'approccio psicodinamico, ma trovo spunti utili per la clinica anche in altri approcci molto diversi. Ogni situazione è diversa dall'altra e richiede, credo, conoscenze e flessibilità nell'approccio.
Mi sto specializzando in psicoterapia adleriana, una prospettiva in cui trovo grande attenzione al singolo individuo, al suo passato ma anche e sorpattutto al suo futuro, a quello che una persona, anche grazie ad un aiuto professionale, può costruire di bello per la sua vita, nonostante le difficoltà che ha incontrato e che deve affrontare nella vita.
Cerco di divulgare attraverso articoli, podcast, video, collaborazione con testate giornalistiche, contenuti della psicologia utili per arricchirsi di conoscenze e per affrontare problemi della vita quotidiana.
In particolare voglio dare il mio contributo per aiutare a superare lo stigma sociale che ancora è molto forte nei confronti del disagio mentale e della diversità, e soprattutto la diffidenza o banalizzazione che a volte, anche se meno che in passato, permangono attorno alla figura dello psicologo.
Credo che l'aiuto fondamentale che uno psicologo, oltre a tutto il bagaglio di competenze, di teoria e tecniche che si porta dietro, stia nella relazione, e cerco di mantenere questo punto di riferimento nel mio lavoro.